Rischio di ictus emorragico con i farmaci antitrombotici nella popolazione generale


È stata studiata la relazione tra ictus emorragico e uso di antiaggreganti e Warfarin ( Coumadin ) utilizzando i dati provenienti da The Health Improvement Network.

Sono stati accertati in totale 1.797 casi incidenti di emorragia intracerebrale ( ICH ) e 1.340 casi di emorragia subaracnoidea ( SAH ).
Sono stati selezionati 10.000 controlli senza ictus emorragico.

L'uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) non è stato associato a un aumentato rischio di emorragia intracranica ( odds ratio, OR=1.06 ), ma è risultato correlato a una riduzione del rischio di emorragia subaracnoidea ( OR=0.82 ), rispetto a nessuna terapia.

L’uso di Aspirina per 3 anni o più era associato a un ridotto rischio di emorragia subaracnoidea ( OR=0.63 ) rispetto a nessuna terapia.

L’uso di Warfarin è risultato associato a un rischio notevolmente aumentato di emorragia intracranica ( OR=2.82 ) e a un moderato aumento del rischio di emorragia subaracnoidea ( OR=1.67 ), rispetto a nessun trattamento.

Valori del rapporto internazionale normalizzato ( INR ) maggiori o uguali a 3 hanno comportato un marcato rischio di emorragia intracranica ( OR=7.01 ).

In conclusione, l’Aspirina non è associata a rischio di emorragia intracerebrale rispetto a nessuna terapia.
Il trattamento cronico con Aspirina a basso dosaggio può avere un effetto protettivo sul rischio di emorragia subaracnoidea.
Gli utilizzatori di Warfarin in questo studio di coorte hanno avuto un rischio molto più elevato di emorragia intracranica rispetto a quelli che non ricevevano alcuna terapia, con una marcata associazione con un INR maggiore di 3. ( Xagena2013 )

García-Rodríguez LA et al, Neurology 2013; 81: 6: 566-574

Neuro2013 Farma2013


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